Questo libro nasce da una constatazione e da un desiderio. Il riscontro di partenza è che la natura plurilinguistica della poesia di Andrea Zanzotto diventi quasi invisibile a forza di essere evidente agli occhi dei suoi lettori. Se l'ipersensibilità babelica del poeta del petèl non è certo assente negli studi critici, in questo volume viene affrontata per la prima volta in modo sistematico, con un'indagine sulle molteplici connessioni che intercorrono fra la scrittura poetica e le lingue. Il desiderio che ha accompagnato questa riflessione è stato quello di condurla con uno sguardo "prismatico", incrociando multilinguismo della poesia e pratica traduttoria del poeta, e convocando, attorno alla multivocalità zanzottiana, le tante voci dei suoi traduttori. Particolarmente significativi, accanto a quelli dei migliori studiosi europei di Zanzotto, gli interventi anche di alcuni poeti (Cecchinel, Demarcq, Rueff) e l'offerta in appendice di documenti inediti.
Nel «melograno di lingue». Plurilinguismo e traduzione in Andrea Zanzotto
Titolo | Nel «melograno di lingue». Plurilinguismo e traduzione in Andrea Zanzotto |
Curatori | G. Bongiorno, L. Toppan |
Collana | Moderna/comparata, 25 |
Editore | Firenze University Press |
Formato |
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Pagine | 334 |
Pubblicazione | 04/2018 |
ISBN | 9788864536286 |