Chissà perché un mobile così diffuso della casa, comune a moltissime culture e alle tradizioni più disparate, in Italia nasconde nel suo nome (che deriva dal latino armarium) il significato di “contenitore di armi”? Nonostante l’inquietante etimologia, questo mobile racchiude significati simbolici profondi che lo collegano alla nostra psiche. Rappresenta un simbolo materno, un utero che contiene e protegge. E’ una ‘madre’ che custodisce parti di noi, il luogo sicuro della nostra privacy e il compagno della nostra identità o almeno di ciò che vogliamo mostrare della nostra identità. Ma è anche un contenitore di desideri, di emozioni e di memoria, come di sogni e di segreti. Anch’essi spesso inquietanti. Carico di tutte queste responsabilità, l’armadio si presta a diventare una metafora della vita, della famiglia, ma anche un nascondiglio, una via di fuga, come ci raccontano certi armadi di antichi palazzi nobiliari, che celavano nel fondale una porta aperta verso l’esterno.
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Nell’armadio. Racconti finalisti e semifinalisti. XI Edizione Premio Letterario Città di Lugnano
| Titolo | Nell’armadio. Racconti finalisti e semifinalisti. XI Edizione Premio Letterario Città di Lugnano |
| Curatore | Elisabetta Putini |
| Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
| Editore | Gambini Editore |
| Formato |
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| Pagine | 137 |
| Pubblicazione | 01/2025 |
| ISBN | 9791281805354 |

