"Zitti - intimò il nonno - c'è una volpe che cerca qualcosa da sgranocchiare". Cosimo, che non sa quanti mattini ancora potrà vedere e salutare con un sorriso, porta con sé i suoi nipoti in un viaggio nel tempo e nelle sue esperienze di uomo che ha vissuto: Paludetta e Crespuglia diventano luoghi magici e simbolici in cui l'esistenza ha il sapore delle cose semplici e vere. Cesare e Giulia sono il futuro, il domani, ma hanno radici in quella terra e devono nutrirsi delle memorie di chi là ha sofferto, gioito, lottato, amato. Il narratore ha una fede laica e profonda nel sole dell'avvenire che sono i giovani. Raccontare e raccontarsi è gettare il seme di un mondo diverso e migliore qui ed ora. Pare di sentire Wilhelm Reich sussurrare: "L'amore, il lavoro e la conoscenza sono le fonti della nostra vita. Dovrebbero anche governarla". Un romanzo di formazione che emoziona, fa pensare e commuove. (Alessandro Scarpellini)
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Quanti all'alba? Dall'agognato traguardo all'ineluttabile epilogo
| Titolo | Quanti all'alba? Dall'agognato traguardo all'ineluttabile epilogo |
| Autore | Carlo Fagiolini |
| Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
| Editore | Campano Edizioni |
| Formato |
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| Pagine | 336 |
| Pubblicazione | 01/2023 |
| ISBN | 9788865286104 |

