Fredy Hirsch era ebreo omosessuale ed educatore. Ciò che riuscì a fare nell’abisso di Auschwitz prima di morire, fu – dal punto di vista educativo – una sorta di miracolo per diverse ragioni: per la possibilità di riflettere sul senso umano (e umanizzante) dell’educazione e dell’educare, in uno scenario storico considerato la massima esperienza di disumanità e cancellazione della dignità del soggetto, e per la straordinaria lezione di resilienza e resistenza che ci spinge a considerare alcuni aspetti metodologici della cura educativa e della relazione di aiuto in condizioni estreme. Il lettore sarà introdotto anche nei temi dell’Omocausto, sui quali solo da alcuni decenni si è cominciato a far cadere il velo del silenzio. Coloro che si imbattano in un Stolperstein (pietra d’inciampo) sono invitati a ricordare, a non dimenticare, a riflettere su quanto è accaduto in passato per ridare dignità a chi è stato privato di tutto, anche del nome, intrecciando continuamente il passato e il presente, la memoria e l’attualità. Chi si imbatterà nelle pagine di questo libro andrà oltre il nome scritto sulla pietra d’inciampo che ricorda Fredy Hirsch. Raccontare storie ci salva, e raccontare l’ingiustizia restituisce alla memoria quel diritto a volte negato. Questo libro ci auguriamo sia accolto come un atto di giustizia verso quell’umanità che è stata violentata nei campi di sterminio.
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Un educatore ad Auschwitz. Una storia dimenticata: l'Omocausto
Titolo | Un educatore ad Auschwitz. Una storia dimenticata: l'Omocausto |
Autore | Carlo Scovino |
Argomento | Biografie e storie vere Biografie generali |
Collana | Paceinsieme... alle radici dell'erba, 1 |
Editore | Edizioni La Meridiana |
Formato |
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Pagine | 130 |
Pubblicazione | 10/2023 |
ISBN | 9788861538566 |
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