Significativamente intitolata "Le Moire", questa breve raccolta di Carmela Santulli è dominata dalla morte, o meglio dal morire, in tutte le sue declinazioni. Ma non solo. Il morire può dirsi in molti sensi, tanto per parafrasare il filosofo. E allora, ecco evocato lo sperdimento adolescenziale dell'aprirsi a una nuova identità , non ancora chiara neanche a se stessi, come pure l'incomunicabilità che c'induce a morire a noi stessi, attraverso la riprovazione altrui, per arrivare a una delle tante anonime strisce di Gaza di cui è costellata la società globale e nella quale la vita vale zero. Tuttavia, c'è, in questo baloccarsi con un oscuro presagio di morte di cui solo la nettezza è certa, uno spiraglio che si apre nella seconda parte. In fondo, le Moire sono le tessitrici che dipanano il tessuto fino a reciderlo, una volta sagomata la stoffa. C'è forse in ciò che sta in mezzo la possibilità d'interpretare il proprio destino, un destino a cui non si potrà sfuggire, secondo la legge di Necessità , ma il cui sguardo di Medusa si potrà fieramente sostenere, nell'idea, tutta antica, che la vera libertà possa risiedere solo nella dignità .
Le moire
Titolo | Le moire |
Autore | Carmela Santulli |
Collana | Flores, 26 |
Editore | Tabula Fati |
Formato |
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Pagine | 80 |
Pubblicazione | 09/2022 |
ISBN | 9791259880529 |