Il linguaggio filmico e l’arte hanno una funzione primaria nell’evoluzione umana e nel processo di Ominazione. Come potremmo comprendere il reale e la realtà senza poterle rappresentare? E come potremmo rappresentare senza la percezione dinamica delle immagini in movimento? L’arte filmica è nata in bianco e nero, muta, per svilupparsi nel colore, tardivamente. Paradosso per cui la tecnica più evoluta è nata monca di qualcosa, come se avesse ricominciato da capo la rappresentazione artistica, con il grado zero del bianco e nero. Spaziando dai primi cortometraggi della Disney ai film di Tim Burton, a rendere presente e attivo il viaggio nello schermo è la percezione del magico, quell’effetto disneyano con cui ci sentiamo parte di una trama animata. Se il cinema continua con la magia, questo significa che Walt Disney e Hollywood sono due gemelli eterozigoti, e che lo schermo delle origini ancora parla dagli effetti magici delle opere filmiche di oggi. Prefazione di Giulio De Martino.	 
			
    
    
    Cinema ed ominazione: dal muto alla magia colorata
| Titolo | Cinema ed ominazione: dal muto alla magia colorata | 
| Autore | Edoardo Ferrini | 
| Prefazione | Giulio De Martino | 
| Argomento | Arti, cinema e spettacolo Cinema, televisione e radio | 
| Collana | De ortibus et occasibus | 
| Editore | Edizioni Efesto | 
| Formato |  Libro: Libro in brossura | 
| Pagine | 184 | 
| Pubblicazione | 06/2025 | 
| ISBN | 9788833817484 | 

