Etere vive in una gabbia che lui stesso ha costruito. Non si fa troppo male ma vede il sole a quadrettini; le maglie della gabbia sono abbastanza larghe da lasciar passare una mano che però ancora attende. Anche il suo quartiere è una gabbia: «Via, via, non ribadite il mio disagio, non sono un estraneo, sono solo me stesso e se non sono uguale a voi, faccio sempre parte di voi, anche se un giorno me ne andrò da qui perché se continuate così, non riesco a volervi bene e a mandar via lo schifo che mi fate venire su, vomito che risale ruvido su per l'esofago, e se non vi voglio bene, sentirete sempre che sono diverso da voi, e se non imparo a volervi bene e devo fingere, un giorno scoppierò e, se non capisco più neanche i pochi amici che pensavo di avere, è la fine. Via, via, lasciatemi volare via».
Etere
| Titolo | Etere |
| Autore | Elettra Iago |
| Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
| Collana | Narrativa |
| Editore | Capponi Editore |
| Formato |
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| Pagine | 336 |
| Pubblicazione | 10/2025 |
| ISBN | 9791256380886 |

