Due testi - un monologo e una pièce teatrale - che hanno per protagonisti (in forma di maschere, fantocci o chimere) tre figure centrali della cultura del Novecento. In lui non come lui la Jelinek segue le orme di Robert Walser sul sentiero malsicuro della scrittura poetica che scompone e scardina, fino a svelare, per frammenti, il punto in cui il linguaggio funge da ponte tra la follia e la poesia. Totenauberg invece mette in scena un allucinato incontro tra Heidegger e la sua allieva-amante Hanna Arendt. Sullo sfondo di quel Todtnauberg, già evocato da Celan e da Thomas Bernhard, dove Heidegger trascorse gli ultimi anni di vita, incuranti di una natura ormai corrotta, di un mondo che va in rovina, i due testimoni pronunciano i loro monologhi portando a collisione i rispettivi linguaggi, del restare e del partire: la patria e l'emigrante, l'ovvio e la precarietà.
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Loro non come loro
| Titolo | Loro non come loro |
| Autore | Elfriede Jelinek |
| Traduttore | A. Ruchat |
| Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
| Collana | Le stellefilanti |
| Editore | Effigie |
| Formato |
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| Pagine | 80 |
| Pubblicazione | 10/2008 |
| ISBN | 9788889416990 |

