Doriel Waldman, ebreo polacco abitante a New York, è un uomo solo, prigioniero dei ricordi e della memoria. L'Olocausto è una ferita insanabile nel suo passato. Vorrebbe dimenticare, ma non ci riesce. Dimenticare le fughe, i nascondigli, l'esistenza clandestina in un piccolo villaggio dell'Europa dell'Est, nascosto insieme al padre nel granaio di un contadino. Dimenticare la madre, una donna troppo bella, una prigione per i figli, che ha scelto la lotta partigiana trascurando la famiglia. Dimenticare i fratelli, vittime dei nazisti. Dopo la salvezza, la vita di Doriel è stata un continuo peregrinare, dalla Polonia all'Asia, militante in varie organizzazioni di aiuto ai diseredati, viaggi di studio in Israele, Africa e Asia. Insonne, solitario. Le tappe di un'esistenza che descrivono il percorso di un esilio. Ma adesso ha deciso di fermarsi e mettere la sua vita in mano a una donna. È la psicanalista Thérèse Goldschmidt, che lo prende in cura e accoglie le sue ossessioni e i suoi fantasmi, i sogni e gli incubi, le cose mai dette e le speranze. Forse non gli restituirà la pace del cuore, ma potrà curare i suoi ricordi.
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La danza della memoria
| Titolo | La danza della memoria |
| Autore | Elie Wiesel |
| Traduttore | G. Lupieri |
| Collana | Nuova biblioteca Garzanti, 67 |
| Editore | Garzanti |
| Formato |
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| Pagine | 272 |
| Pubblicazione | 10/2008 |
| ISBN | 9788811665960 |
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