Col titolo "Bricconcelle di porcellana" – scelto da Rohmer per una sua commedia teatrale abbozzata – si cela una raccolta di otto novelle scritte tra il 1940 e il 1950, apparse unicamente su riviste universitarie, primizie anticipatrici di film che sarebbero stati girati in seguito. Rohmer si voleva anzitutto autore (ha pubblicato un romanzo nel 1946 per i tipi di Gallimard) e queste novelle nude, autentiche, pienamente attuali di quell’epoca, sono il riflesso di un’opera visiva originale che alterna racconti, proverbi e commedie. Vi troviamo quella leggerezza, quell’accenno di primi sentimenti e schermaglie amorose, tentativi di capire le incertezze dei rapporti, ma anche descrizioni pure dei paesaggi incontrati dai personaggi flâneur. Ne emerge quella che sarà aggettivata come storia rohmeriana, cifra stilistica e di eventi narrati e quindi filmati. In realtà, vista a posteriori – ed in questo se ne scorge il valore – questa serie ha una notevole importanza per interpretare meglio, se non in maniera anche differente, il lavoro di quello che sarà il regista Rohmer. I futuri film sono dunque una rielaborazione di idee perfettamente formate in cui la descrizione del reale sarà lo sguardo portato sullo schermo.
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Bricconcelle di porcellana
Titolo | Bricconcelle di porcellana |
Autore | Eric Rohmer |
Traduttore | Andrea Mello |
Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
Editore | Edizioni Tassinari |
Formato |
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Pagine | 300 |
Pubblicazione | 09/2017 |
ISBN | 9788899285395 |
€15,00
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