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Un sentiero per l'Europa: Da Montecassino a Ventotene. Dall'Europa dei Padri all'Unione Europea

Un sentiero per l'Europa: Da Montecassino a Ventotene. Dall'Europa dei Padri all'Unione Europea
Titolo Un sentiero per l'Europa: Da Montecassino a Ventotene. Dall'Europa dei Padri all'Unione Europea
Autore
Argomento Scienze umane Storia
Collana Nuove voci
Editore Gruppo Albatros Il Filo
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 358
Pubblicazione 06/2025
ISBN 9791223606544
 
18,50

 
0 copie in libreria
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L'80ª ricorrenza della distruzione di Montecassino-Cassino (15 febbraio 1944 e 15 marzo 1944), il 70° anniversario della dipartita di Alcide De Gasperi (18 agosto 1954) e la 60ª celebrazione del Breve apostolico Pacis nuntius (24 ottobre 1964) con il quale Paolo VI proclamò san Benedetto "Patrono Principale dell'intera Europa" accadono in un'epoca segnata da crisi sociali, economiche, sanitarie, culturali, educative e belliche che generano non poche preoccupazioni all'Unione Europea. Serve quindi riappropriarsi del pensiero delle origini dell'Europa per promuovere una cultura della pace e della condivisione. Il testo propone un percorso filosofico-storico-culturale che traccia una congiuntura tra le radici antico-medievali dell'Europa - la coordinata Atene-Roma-Gerusalemme - e le basi che hanno portato alla nascita della Comunità Europea - la coordinata Ventotene (1941)-Aja (1948)-Parigi (1950-1951)-Maastricht (1992). L'immagine dell'Europa di Husserl e di Guardini come entelechia funge da chiave di lettura che consente di comprendere i risvolti storici e le crisi che hanno contribuito a definire l'Europa di oggi, "dove c'è il pericolo, cresce anche ciò che salva". Dentro questo confine teleologico si propone una viva coscienza europea come emergenza educativa, riscoprendo che i valori di libertà, uguaglianza, dignità umana, tolleranza religiosa, laicità dello Stato, innervati nella Costituzione repubblicana e nella Carta dei diritti fondamentali dell'UE, hanno molte radici e una di queste è rappresentata dalla Weltanschauung cristiana, in particolare l'opera della tradizione benedettina. Si evidenzia l'idea dell'Europa non come popolo inteso come caratterizzazione etnica o massa, ma come comunità trascendente, in cui l'individuo è sopraelevato a "persona", quella realtà di fatto che evoca di continuo lo stupore esistenziale. Così le voci di tutte le epoche si armonizzano nella sinfonia europea in cui il nesso tra immanenza e trascendenza risulta fondamentale per comprendere l'Europa dalla quale De Gasperi, Adenauer, Monnet, Schuman, Spaak e tanti altri hanno fondato la Comunità Europea. Europa e Unione Europea non come una giustapposizione o sovrapposizione sinonimica o terminologica, non un insieme di Stati, ma un "essere" insieme, un'eredità identitaria da riscoprire affidata agli educatori delle nuove generazioni.
 
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