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Luoghi comuni. Il potere della parola. Errori, bellezze, stranezze del linguaggio giornalistico italiano

Luoghi comuni. Il potere della parola. Errori, bellezze, stranezze del linguaggio giornalistico italiano
Titolo Luoghi comuni. Il potere della parola. Errori, bellezze, stranezze del linguaggio giornalistico italiano
Autore
Introduzione
Collana Clessidra
Editore Minerva Edizioni (Bologna)
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 118
Pubblicazione 09/2021
ISBN 9788833243627
 
12,00

 
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"Tragedia maturata" e "brancolano nel buio", "pecora nera" e "la vicenda si tinge di giallo", ma anche "nella misura in cui" e "la riunione si svolge presso", poi ancora "misura shock", "stringere la cinghia", "si sono portati sul posto, pistola alla mano" e poi cascate di parole inglesi come vision, mission, know-how, fashion, look, e l'ultimo dilagante "lock-down" . Sono alcuni tra i tanti luoghi comuni o frasi fatte che leggiamo sui giornali o ascoltiamo alla radio o in tv. Qualche volta aiutano a capire meglio le notizie, altre volte invece appesantiscono e sviano, rallentano il racconto, portano distrazione, travisano il significato. Fabrizio Binacchi, giornalista di lungo corso, di carta stampata e televisione, ha raccolto espressioni da luogo comune e parole stereotipate, tic verbali e frasi fatte commentandole con ironia, mettendosi dalla parte del lettore e del telespettatore. Ricorda anche episodi personalissimi, come quella discussione al Tgl con Paolo Frajese sulla parola "esu-bero" che il conduttore non voleva pronunciare e quella chiacchierata con Federico Scianò sulla differenza tra "parole croccanti" e "parole flaccide". C'erano frasi fatte e parole stereotipate anche nelle cronache dei grandi giornali italiani appena nati nella seconda parte dell'Ottocento, come racconta nel suo contributo "storico" il professor Angelo Varni: ci si imbatte nelle "inevitabili" aggettivazioni come "efferato delitto", "onesta franchezza" e "sinistro crepitare delle fucilate". Come dimenticare, poi, i luoghi comuni dell'informazione sanitaria? Su questo aspetto il neurochirurgo professor Pasquale De Bonis elenca curiosità e stereotipi in campo medico-chirurgico e spiega le reazioni del nostro cervello. La giornalista Camilla Ghedini, infine, illustra nell'introduzione come la parola giusta al posto giusto è indice di correttezza e anche di bellezza.
 
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