Quando si parla di migrazioni sembra che a contare siano solo cifre e statistiche. Dietro gli stereotipi dell'"invasione", i proclami sulle "espulsioni" o il linguaggio asettico dei flussi, si cela una moltitudine di storie a cui il discorso politico o scientifico non pare disposto a concedere alcuna visibilità. È sulla piega soggettiva delle migrazioni che il volume concentra l'attenzione, facendo emergere frammenti di vissuto di coloro che, dopo avere attraversato l'oceano di sabbia del Sahara e il deserto d'acqua del Mediterraneo, si scontrano con il limes dell'Europa o sono inseguiti, nello spazio in continua espansione di Schengen, da dispositivi di controllo mobili e delocalizzati. Si disegnano così i percorsi di un'umanità fuori luogo, chiamata a scontare sui propri corpi le ossessioni sicuritarie e le politiche di confinamento con cui l'Occidente intende governare il traffico degli umani, ma capace di inventare le proprie strategie di esistenza e resistenza. Intrecciando le riflessioni di Foucault, Arendt e Deleuze alle storie dei senza nome, l'autrice interroga la quotidianità, la vita e la morte di uomini e donne sospesi in "luoghi del nessun dove"; ci permette di seguire così la nuova mappatura dei confini in espansione dell'Europa. Alcuni luoghi spettacolarizzati "teatri del sud": Lampedusa, le isole Canarie, il Marocco, a partire dai quali legittimare le politiche di confinamento dei migranti, costruendo dietro le quinte gli interessi dell'Europa rispetto all'Africa.
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Migrare. Spazi di confinamento e strategie di esistenza
| Titolo | Migrare. Spazi di confinamento e strategie di esistenza |
| Autore | Federica Sossi |
| Collana | La cultura |
| Editore | Il Saggiatore |
| Formato |
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| Pagine | 155 |
| Pubblicazione | 04/2007 |
| ISBN | 9788842814023 |
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