Nel 1982, quando Federico Caffè invia al giornale queste righe, il manifesto è alla sua ennesima sottoscrizione e il professore ne è un collaboratore assiduo. Scrive editoriali, saggi, letture e riletture, polemiche e corsivi. Parla di politica economica. Commento il terremoto in Irpinia e la "lira pesante", critica gli apologeti del reaganismo e dello stato minimo, demolisce i miti e le banalità del conformismo dominante, spiega e recensisce i grandi economisti. Traduce in scritti quotidiani il suo insegnamento cinquantennale. La sua eresia è quella del riformista, la cui "solitudine" descrive in un famoso articolo qui ripubblicato, insieme a tuffi i contributi di Caffè al quotidiano il manifesto con il quale ha condiviso un pezzo del cammino, e una convinzione: "Uno degli indici più preoccupanti dell'accrescersi, nel nostro Paese, della situazione di "regime" è costituito dall'aggravarsi del conformismo dell'informazione: con particolare riguardo a quella economica".
- Home
- Contemporanea
- Scritti quotidiani
Scritti quotidiani
Titolo | Scritti quotidiani |
Autore | Federico Caffè |
Curatore | R. Carlini (cur.) |
Collana | Contemporanea |
Editore | Manifestolibri |
Formato |
![]() |
Pagine | 156 |
Pubblicazione | 03/2007 |
ISBN | 9788872854914 |
€7,90