Cosa resta delle democrazie costituzionali quando l'esistenza umana viene digitalizzata, datificata e governata dagli algoritmi delle grandi società tecnologiche? Com'è possibile recuperare un controllo effettivo sui poteri digitali che oggi plasmano la società, attraverso internet e i sistemi di "intelligenza artificiale"? Nell'epoca in cui i mondi umani sono colonizzati da pratiche pervasive di sorveglianza ed estrazione di valore e da nuove oligarchie il diritto può svolgere un ruolo strategico, a patto di decostruire la narrazione della rivoluzione digitale capitalistica come destino ineluttabile e sviluppare una teoria critica dell'informatica giuridica fondata su un nuovo costituzionalismo democratico. Solo una regolazione orientata alla piena attuazione dei diritti digitali di tutte e tutti può contrastare l'attuale deriva tecno-totalizzante, il consumo insostenibile delle risorse naturali e la corsa alle nuove armi "intelligenti".
Machina mundi. Per una regolazione democratica dei poteri digitali
| Titolo | Machina mundi. Per una regolazione democratica dei poteri digitali |
| Autore | Federico Oliveri |
| Argomento | Informatica Scienza dei calcolatori |
| Collana | Prassi sociale e teoria giuridica, 17 |
| Editore | Mucchi Editore |
| Formato |
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| Pagine | 391 |
| Pubblicazione | 05/2025 |
| ISBN | 9791281716483 |

