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La festa dei semplici. Carnevale di Alessandria del Carretto

La festa dei semplici. Carnevale di Alessandria del Carretto
Titolo La festa dei semplici. Carnevale di Alessandria del Carretto
Autore
Illustratore
Argomento Società, scienze sociali e politica Società e cultura: argomenti d'interesse generale
Editore Ziczic
Formato
Formato Libro Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
Pagine 56
Pubblicazione 02/2024
ISBN 9788831434058
 
25,00

 
0 copie in libreria
«Nei mesi invernali, quando calavano le tenebre, il villaggio era avvolto da un silenzio inquietante. La neve copriva porte e finestre, i paesani desideravano che il cupo inverno finisse, che venisse la "febbre alla terra" e ai primi tiepidi raggi di sole tutto cominciasse a fremere e rianimarsi.» Fotografie, illustrazioni, racconti e suoni che rievocano un rito collettivo di un piccolo paese calabro, Alessandria del Carretto immortalato nel 1959 da Vittorio De Seta con il documentario "I dimenticati". De Seta esordisce con «Esistono ancora in Calabria paesi senza strada come Alessandria del Carretto in provincia di Cosenza. Per raggiungerla bisogna percorrere quindici chilometri a piedi.» La descrizione più semplice di una distanza, di una lontananza che oggi, come allora, il rigido inverno impone in un piccolo paese alle pendici del Pollino. Il Carnevale da queste parti, non è un capro espiatorio, un fantoccio da bruciare o un uomo grasso e pieno di vizi da processare: è una lotta. Tutte le domeniche tra la candelora e martedì grasso, il paese è animato dalla messa in scena di uno scontro tra Pulcinella "belli" e Pulcinella "brutti": una vera e propria battaglia rituale tra la primavera e l'inverno, tra il giorno e la notte, tra il bene e il male, forse ciò che rimane delle antiche lotte combattute da pastori e contadini contro streghe e demoni. La messa in scena dei "belli" e dei "brutti" era dunque un rito di passaggio stagionale volto ad assicurare la rinascita della vegetazione dopo il lungo e torpido inverno; un cerimoniale di buon auspicio per accogliere il nuovo ciclo dell'anno, un espediente per superare simbolicamente patimenti e difficoltà che i mesi freddi imponevano alla comunità. E anche "La festa dei semplici" torna come un'ulteriore rito, arrivata con un terzo carnevale, per il terzo anno, per quest'anno la collana unisce la ricerca fotografica di Francesco Buccarelli alle illustrazioni di Sarah Mazzetti, una delle quali è serigrafata in edizione limitata, disponibile solo in 25 copie.
 
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