Marc Bloch è stato uno dei più grandi storici del XX secolo, ben noto per i suoi capolavori a cominciare da "I re taumaturghi". Ma è stato anche molto altro; e, per molti versi, di più: un grande intellettuale, un grande organizzatore di cultura, un grande combattente nella Resistenza francese contro il nazismo, prima col nome di Narbonne, poi di Blanchard. Catturato dalla Gestapo, fu torturato e fucilato. Non sorprende dunque – anzi conferma il carattere singolare, e originale, della sua esperienza scientifica e intellettuale – che alle origini della sua fortuna in Italia sia stato Franco Venturi, come lui antifascista, combattente nella Resistenza italiana nelle fila di Giustizia e libertà, e, come lui, grande studioso di storia. E non stupisce che a una conoscenza più ampia e rigorosa del suo lavoro abbia dato impulso Armando Saitta, studioso della Rivoluzione francese e di Filippo Buonarroti. In una sorta di trittico ideale, Bloch, Venturi e Saitta rappresentano una lunga e feconda stagione della storiografia europea, caratterizzata dall'intreccio organico di ‘politica’ e ‘cultura’, sentite, e concepite, come parte di un medesimo impegno civile. Il libro mostra il confluire di questi motivi nella fortuna di Bloch in Italia, rivelando quanto Venturi e Saitta (ma anche Arsenio Frugoni) si siano impegnati per trapiantare nella nostra cultura la lezione storica ed etico-politica del maestro francese.
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Fortune di Marc Bloch
| Titolo | Fortune di Marc Bloch |
| Autori | Francesco Mores, Francesco Torchiani |
| Collana | Variazioni |
| Editore | Scuola Normale Superiore |
| Formato |
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| Pagine | 168 |
| Pubblicazione | 01/2018 |
| ISBN | 9788876426179 |
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