Franz Rosenzweig fu filosofo dell'esperienza, della finitezza umana e della creaturalità. La domanda "unde malum?", indisgiungibile dalla concretezza dell'esistenza finita, rimane inaspettatamente implicita in una tale filosofia, ma costituisce a ben vedere il cuore della questione attorno la quale Rosenzweig sviluppa le fondamenta del "nuovo pensiero", perché la realtà irriducibile del male è invero ciò che smaschera le pretese autofondative della tradizione filosofica occidentale e continuamente deborda dalle maglie onninclusive del pensiero della totalità. In questo senso, la proposta rosenzweighiana di una nuova e più autentica forma d'incontro fra l'uomo e il mondo rappresenta l'audace tentativo di dare una risposta radicale alla tirannia che esercita la sua sovranità assoluta sui tempi della redenzione e che opera nella storia dietro la maschera della libertà incondizionata. Il volume ripercorre il cammino speculativo di Rosenzweig rintracciando i segni di un'infaticabile e sotterranea riflessione sul male, dagli anni giovanili segnati da una visione relativistica del mondo, fino alla riscoperta della rivelazione come centro direzionale della storia e la conseguente chiarificazione dell'identità dell'uomo come soggetto etico chiamato ad agire nel mondo in vista dell'eternità. Prefazione di Bernhard Casper.
Unde malum? Libertà e tirannia in Franz Rosenzweig
Titolo | Unde malum? Libertà e tirannia in Franz Rosenzweig |
Autore | Gabriella Caponigro |
Collana | Philosophica, 141 |
Editore | Edizioni ETS |
Formato |
![]() |
Pagine | 214 |
Pubblicazione | 11/2015 |
ISBN | 9788846741172 |