Jean-Jacques Pauvert, primo editore, nel 1966, di "Ma mère", così presentò questo romanzo ritrovato tra le carte inedite di Bataille, dopo la sua morte: "Il giovane protagonista, Pierre, racconta come, dopo un'infanzia profondamente religiosa, viene, all'età di diciassette anni, iniziato alla perversione dalla madre. Sprofondando grazie a lei nella dissolutezza e nell'orgia, scopre l'estasi della perdizione in cui si mescolano angoscia, vergogna, godimento, disgusto, adorazione e rispetto. Adorazione e rispetto per quella donna, la madre, che ha osato bruciare ogni suo vascello, e che, dopo aver toccato il fondo dell'abisso, trascina il figlio con lei, prima di darsi la morte." "Ma mère" è uno dei testi più violenti, più scandalosamente belli di Georges Bataille, che diceva di se stesso: "Io non sono un filosofo, ma forse un santo, forse un folle", sapendo che è proprio in questa ambiguità che risiede l'unica filosofia possibile".
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Mia madre
| Titolo | Mia madre |
| Autore | Georges Bataille |
| Traduttore | Andreola Pizzetti |
| Argomento | Narrativa Narrativa erotica |
| Collana | Classici dell'eros, 15 |
| Editore | ES |
| Formato |
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| Pagine | 118 |
| Pubblicazione | 09/2010 |
| ISBN | 9788895249520 |
€17,50
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