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Stallo matto. La dialettica degli scacchi come metafora dell'umanità

Stallo matto. La dialettica degli scacchi come metafora dell'umanità
Titolo Stallo matto. La dialettica degli scacchi come metafora dell'umanità
Autore
Collana La storia raccontata
Editore Polistampa
Formato
Formato Libro Libro: Copertina morbida
Pagine 112
Pubblicazione 11/2009
ISBN 9788859606635
 
12,00

 
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Stallo matto è un saggio "ambientato" simbolicamente nel mondo degli scacchi, che assurgono da semplice gioco a metafora e filosofia di vita, soprattutto sulla scorta delle intuizioni di Jorge Luis Borges. Ma è soprattutto il suggestivo legame tra il Bergman de Il settimo sigillo e l'ontologia esistenziale di Heidegger a costituire la chiave di lettura dell'opera. Riflettendo sul big bang e sui buchi neri, ma più in generale sul concetto di "singolarità", la Flagellazione di Cristo di Piero della Francesca offre lo spunto decisivo per tracciare, attraverso una vera e propria "dialettica degli scacchi", il senso del nostro esser-ci: il Re (cioè Cristo) è vinto, è sotto scacco matto, e quindi non può muoversi. Ma non può neanche venir "catturato"! Ogni scacco matto è in realtà uno "stallo matto" poiché, quando accade, la partita termina all'istante e viene così "pietrificata", senza che in senso ontologico ci siano né vincitori né vinti. Nella nostra vita noi giochiamo la nostra partita a scacchi col destino avendo davanti un'unica prospettiva: quella d'arrivare fino allo stallo matto, ma non oltre. Lo stallo matto rappresenta quindi il vero e proprio "orizzonte degli eventi" della nostra esistenza, le colonne d'Ercole del buco nero al di là del quale non siamo più gli esser-ci che siamo.
 
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