La poesia attraversa l'intero percorso creativo nel corpus dell'opera di Giovanni Testori, che pure ha affrontato la scrittura narrativa, teatrale e critica, e ne sottolinea alcune tematiche: un dialogo incalzante, tra bestemmia e preghiera, con la figura di Cristo, nella centralità dell'incarnazione e della crocifissione; una riflessione sull'amore e sulla bellezza, da cui emerge il senso della caducità e della "cenere"; il legame forte tra parola poetica e pittura che porta l'autore a interrogare i grandi artisti amati, da Gericault a Tanzio da Varallo, da Francis Bacon a Caravaggio. Come sottolinea Mario Santagostini nella sua introduzione, per Testori fare poesia equivale a "piegare una lingua secondo le proprie volontà espressive ed è, essenzialmente, un momento di agonismo, lotta. E da quella lotta trae energia, potenza. Talvolta energia e potenza violente, esplosive. Matrici di grandi furori oracolari, disperate lamentazioni funebri, di pathos verbale sospeso tra la vis oratoria e l'urlo scomposto. Nessuna pace e poca requie, in quella scrittura. Che Giovanni Testori avverte non del tutto sua e alla quale riesce sempre a ricongiungersi. Fino a farne qualcosa di visceralmente proprio." Introduzione di Mario Santagostini.
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Poesie scelte
| Titolo | Poesie scelte |
| Autore | Giovanni Testori |
| Curatore | Fulvio Panzeri |
| Introduzione | Mario Santagostini |
| Collana | Poeti della Fenice |
| Editore | Guanda |
| Formato |
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| Pagine | 304 |
| Pubblicazione | 11/2017 |
| Numero edizione | 2 |
| ISBN | 9788823519886 |

