Giuseppe Giannuzzi (1841-1915) scrisse il "De Siciliae et Calabriae Excidio Carmen" in occasione del terremoto, che nel 1908 devastò le città di Reggio Calabria e Messina. Con questo carme il sacerdote di Acquarica del Capo (LE) partecipò al "Certamen poeticum Hoeufftianum" del 1919 ad Amsterdam e fu giudicato degno di grande lode, classificandosi secondo dietro al Pascoli, che ottenne la medaglia d'oro con il componimento Pomponia Graecina. Il poeta vive con umana e profonda partecipazione il dramma degli abitanti di Messina e Reggio Calabria, ma nel contempo è consapevole che quelle morti e quelle rovine rappresentano soltanto un'ombra all'interno dell'oscuro e immodificabile mistero della vita. Nel carme attraverso il malinconico susseguirsi dei suoni e delle immagini si fanno strada e alla fine si impongono la forza, il coraggio e la cristiana rassegnazione.
De Siciliae et Calabriae excidio carmen
Titolo | De Siciliae et Calabriae excidio carmen |
Autore | Giuseppe Giannuzzi |
Curatore | G. Laudizi |
Collana | Satura |
Editore | Pensa Multimedia |
Formato |
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Pagine | 160 |
Pubblicazione | 01/2012 |
ISBN | 9788882329686 |