"Una manciata di patatine sgranocchiate in attesa che sia pronta la cena e mi ritrovo a parlare con mio marito di noi e degli altri, di cosa accada là fuori; di come tanti uomini e tante donne si lascino vivere, in balia degli eventi, delle mode, imbeccati dai media, attanagliati da una costante ansia da prestazione per sfuggire a un logorante anonimato. In questo tendere alla grandiosità fine a se stessa, alla perfezione, al successo si cerca la propria realizzazione. Sono dunque questi uomini e queste donne a impersonare la nuova “banalità del male” proprio per l'assoluta normalità, la stupida, inammissibile ingenuità di alcuni, il perbenismo e l'ipocrisia di altri. Nell'inconsapevole omologazione alla massa dalla quale sono convinti di prendere le distanze, essi si credono esseri straordinari. Evitando di giudicare e condannare, ecco che allora un'analisi scanzonata e semiseria di questa faccenda mi auguro possa risvegliare qualche coscienza sopita."
- Home
- Narrativa
- Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945)
- Io, te e le patatine. La banalità del superuomo
Io, te e le patatine. La banalità del superuomo
Titolo | Io, te e le patatine. La banalità del superuomo |
Autore | Graziella Cocilova |
Curatore | Alessandra Buschi |
Illustratore | Gaia Cicaloni |
Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
Collana | Tra serio e faceto |
Editore | Le Mezzelane Casa Editrice |
Formato |
![]() |
Pagine | 160 |
Pubblicazione | 10/2018 |
ISBN | 9788833281612 |