Tom Boksic detto Toxic, un killer croato cresciuto durante la guerra dei Balcani e emigrato a New York, ha un complesso di inferiorità nei confronti della mafia italiana ma sul lavoro non è secondo a nessuno. Fidanzato con Munita, una peruviana arrivata a New York giusto l'11/9, vive di omicidi e manda giudiziosamente i soldi a mamma e sorella rimaste in patria. Finché incappa nella giornata sbagliata: ammazza un pezzo grosso dell'Fbi e dopo una rocambolesca fuga e il sessantasettesimo omicidio si trova imbarcato su un volo per Reykjavik con in mano il biglietto di un telepredicatore. Sbarcare nella "città più cool d'Europa", "dove Quentin Tarantino va quando è stanco di essere famoso", e trovarsi nello studio della tv evangelica della famiglia Goodmoonsdottir a reinventarsi uno zoppicante passato di perseguitato dal comunismo è il diabolico contrappasso escogitato da Hallgrímur Helgason per questo romanzo "slapstick" che omaggia Tarantino e Kaurismäki, dileggia il provincialismo islandese e commuove fino alle lacrime con le canzoni dell'Eurofestival che fanno da colonna sonora.
Toxic
Titolo | Toxic |
Autore | Hallgrímur Helgason |
Traduttore | Silvia Cosimini |
Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
Collana | Special books, 3 |
Editore | Isbn Edizioni |
Formato |
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Pagine | 291 |
Pubblicazione | 06/2010 |
ISBN | 9788876381843 |
€10,00