L’ultimo libro della Bibbia ha creato per la civiltà occidentale un mondo narrativo dotato di un inizio e di una fine. Ha creato sia un mondo futuro ricco di speranze e realizzazioni utopiche, sia un mondo colmo di fallimenti distopici e disperazione. La sua collocazione canonica al termine della Bibbia è il corrispettivo del Genesi al suo inizio. E chi regge la Bibbia tra le mani, tiene in mano il tempo e lo spazio racchiusi tra due copertine. L’Apocalisse di Giovanni ci riguarda anche se non l’abbiamo mai letta, anche se, avendola letta, non crediamo a nemmeno una parola, anche se la conosciamo davvero bene o non ne sappiamo nulla. In parte ciò è dovuto al fatto che, ovviamente, la narrazione biblica della creazione e della fine del mondo rappresenta a grandi linee ciò che è vero di qualunque vita che inizia con la nascita e si conclude con la morte. Ma a un livello più generale, l’Apocalisse ci fornisce un modello adatto alle più ampie aspirazioni della comunità e della società.
Il tempo presente e altre catastrofi. Attualità dell'Apocalisse
| Titolo | Il tempo presente e altre catastrofi. Attualità dell'Apocalisse |
| Autore | Harry O. Maier |
| Traduttore | Stefano Suozzi |
| Argomento | Scienze umane Religione e fede |
| Collana | Lampi, 110 |
| Editore | EDB |
| Formato |
Libro: Libro in brossura |
| Pagine | 73 |
| Pubblicazione | 11/2018 |
| ISBN | 9788810567869 |
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