Non c'è dubbio: la scienza è il basso ostinato del tempo, il tema principale della nostra cultura. I giornali dedicano uno spazio crescente all'ultima scoperta, i festival e le letture pubbliche veicolano le nuove visioni del mondo e la lettura scientifica dei fatti e dei comportamenti fa capolino anche nel quotidiano. Il rischio è quello di dimenticare che la scienza è una pratica cognitiva, non una piramide di verità rivelate e accumulate una volta per tutte. Educare alla scienza significa dunque spaziare tra conoscenze variamente interconnesse, attraversate dalle correnti dell'incertezza, evitando cristallizzazioni ideologiche e tentazioni mediatiche di semplificazione. I saggi qui raccolti si muovono fra fisica teorica, biologia e intelligenza artificiale: l'eredità di Turing, la figura di Majorana, la scala di Planck, il bosone di Higgs, i sistemi viventi, gli agenti economici, il riduzionismo e i processi emergenti, passando per i rapporti tra scienza, letteratura e arte. Il tutto organizzato come una serie di piccole variazioni musicali sul tema delle proiezioni culturali e mediatiche della scienza e delle sue inevitabili implicazioni epistemologiche, etiche, estetiche. Prefazione di Giuseppe O. Longo. Postfazione di Silvano Tagliagambe. Con una nota di Marcello Cini.
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Piccole variazioni sulla scienza
| Titolo | Piccole variazioni sulla scienza |
| Autore | Ignazio Licata |
| Collana | La scienza nuova, 168 |
| Editore | edizioni Dedalo |
| Formato |
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| Pagine | 256 |
| Pubblicazione | 07/2016 |
| ISBN | 9788822002686 |
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