Certi libri possono essere scritti soltanto in modo ruvido, scabro, cronachistico perché in qualunque altro si abbellirebbe il dettato e si diventerebbe esornativi. "Fatti male", esordio della ventiquattrenne Ilaria Palomba, è uno di questi libri ed è steso in una forma diaristica rielaborata drammaturgicamente, muovendosi sempre attorno alla traccia di un mèlo sadomaso ossessivo e maledetto. Il sesso estremo, promiscuo e mercenario, e la droga (descritti per come sono davvero, lontano dalle semplificazioni giornalistiche), servono come esca narrativa ma senza volontarismi. La Palomba non giustifica e non giudica, racconta impassibile una vicenda sentimentale che si sviluppa nell'universo degradato di certa gioventù barese, in sballatissimi concerti e rave-party. Non ci sono utopie, sogni privati, non è previsto alcun riscatto, in questo romanzo che gronda un sordo nichilismo. Il presente di Stella è disgregazione e forsennata dipendenza, del futuro non sappiamo ma possiamo immaginare. Il racconto - ch'è a suo modo una stravolta "educazione sentimentale" di una diciannovenne studentessa di filosofia - va avanti come un treno, senza diversioni, verso il buco nero - inevitabilmente tragico e cruento - dell'epilogo, che si configura anche come "rito di passaggio" all'età adulta.
Fatti male
| Titolo | Fatti male |
| Autore | Ilaria Palomba |
| Collana | Sassi |
| Editore | Gaffi Editore in Roma |
| Formato |
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| Pagine | 350 |
| Pubblicazione | 05/2012 |
| ISBN | 9788861651180 |
€14,90
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