Marinai perduti è - tra quelli di Jean-Claude Izzo - il romanzo del Mediterraneo. Innanzitutto per i personaggi: il libanese Abdul Aziz, comandante di una nave condannata al disarmo; il greco Diamantis, suo secondo a bordo e poeta; il turco Nedim; le donne, Céphée, Melina, Aysel, Amina, Manette, Gaby, Lalla, amate, perse e cercate nei porti del nostro mare. Poi c'è Marsiglia, città di esuli, di meticci, dove ogni incontro è possibile. C'è la luce del Mediterraneo, la sua storia, le leggende, i miti, la tragedia. E il mare che intreccia i destini di questi personaggi. Solo i greci - pensa Diamantis - avevano tante parole per definirlo: "Hals, il sale, il mare in quanto materia. Pelagos, la distesa d'acqua, il mare come visione, spettacolo. Pontos, il mare spazio e via di comunicazione. Thalassa, il mare in quanto evento. Kolpos, lo spazio marittimo che abbraccia la riva, il golfo o la baia...".
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Marinai perduti
| Titolo | Marinai perduti |
| Autore | Jean-Claude Izzo |
| Traduttore | Franca Doriguzzi |
| Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
| Collana | Tascabili e/o |
| Editore | E/O |
| Formato |
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| Pagine | 249 |
| Pubblicazione | 05/2012 |
| ISBN | 9788876417900 |

