Tenero, avvolgente e bizzarro, "Le vergini suicide" è la storia di un'ossessione amorosa in cui si fondono memoria e immaginazione, sesso e nostalgia. Oggetto dell'ossessione sono le cinque sorelle Lisbon, per sempre fissate nella loro bellezza adolescenziale, che nel volgere di un anno si sono tutte tolte la vita. A raccontarla è una voce "collettiva", formata da un gruppo di ragazzi che a vent'anni di distanza cercano ancora di penetrarne il mistero in frammenti di ricordi, indizi sopravvissuti al tempo, diari, vestiti, elementi di un feticismo mai placato. Erano cresciuti insieme, rapiti e spaventati dai rituali di quelle giovani donne che rappresentavano un unico oggetto di desiderio, l'essenza di una misteriosa femminilità. Ora, da adulti, se ne sentono i custodi, nella consapevolezza che la loro vita è irrimediabilmente divisa tra un prima e un dopo. Ed è qui che il racconto di Eugenides assume i contorni del mito, fantasia d'innocenza tanto più desiderabile nell'attimo in cui non può essere resuscitata. Postfazione di Emma Cline. Con una prefazione dell'autrice.
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Le vergini suicide
| Titolo | Le vergini suicide |
| Autore | Jeffrey Eugenides |
| Prefazione | Jeffrey Eugenides |
| Traduttore | Cristina Stella |
| Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
| Collana | Oscar moderni. Cult |
| Editore | Mondadori |
| Formato |
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| Pagine | 272 |
| Pubblicazione | 02/2024 |
| ISBN | 9788804788508 |

