Crisi economica e crisi della democrazia: processi dei quali non si intravede la fine, ulteriormente complicati dalla diffusione di internet e dei social, che rende sempre più urgente un ripensamento dei fondamenti della partecipazione democratica. Eppure già nel 1939, in un discorso tenuto per i suoi ottant’anni, Dewey aveva tratto spunto dagli strascichi del ’29 e dal successo dei totalitarismi nella vecchia Europa per avanzare una nuova idea: la democrazia “creativa”, che non si limita alla semplice partecipazione del cittadino, ma che si radica negli atteggiamenti e nelle esperienze quotidiane dell’individuo; una democrazia fatta di fiducia nell’uomo, nella sua capacità di confronto aritario con gli altri, dove la differenza – e la sua libera espressione – diventa occasione di arricchimento per tutti. Una proposta, quella del filosofo americano, che si rivela ancora attuale.
Democrazia creativa
Titolo | Democrazia creativa |
Autore | John Dewey |
Introduzione | Giovanni Dessì |
Traduttore | Giovanni Dessì |
Collana | Le Navi, 1 |
Editore | Castelvecchi |
Formato |
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Pagine | 58 |
Pubblicazione | 03/2018 |
ISBN | 9788832822854 |
€9,00
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