La riflessione filosofica occidentale circa i criteri secondo i quali discriminare giusto e ingiusto ha prodotto, da Platone ai giorni nostri, numerosissimi percorsi di ricerca al punto da acquisire uno status di disciplina autonoma meglio nota come etica normativa. Nel dibattito contemporaneo, tre sono le teorie più rilevanti e più discusse: l’etica del dovere, l’etica utilitarista e l’etica delle virtù. Fra queste l’etica delle virtù sembra essere la più promettente in quanto meno esposta alle contraddizioni derivanti da conflitti morali irrisolvibili. Se da un punto di vista teorico questo è vero, le cose cambiano se si tiene conto dei risultati sperimentali prodotti dalle scienze cognitive negli ultimi decenni. In particolare, le evidenze raccolte dalla psicologia morale e dalle neuroscienze ridimensionano fortemente il campo d’azione della ‘phronesis’ (la saggezza pratica), capacità che l’individuo virtuoso, per essere tale, dovrebbe utilizzare in ambito morale al fine di scegliere un giusto mezzo tra due estremi. È dunque lecito chiedersi come sia possibile integrare evidenze scientifiche e teorie morali, e fino a che punto. Prefazione di Sofia Bonicalzi.
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Le ragioni della giustizia. L’etica delle virtù alla prova delle scienze cognitive
Titolo | Le ragioni della giustizia. L’etica delle virtù alla prova delle scienze cognitive |
Autore | Lorenzo Picca |
Prefazione | Sofia Bonicalzi |
Argomento | Scienze umane Filosofia |
Collana | Lumen |
Editore | Edizioni Efesto |
Formato |
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Pagine | 157 |
Pubblicazione | 04/2025 |
ISBN | 9788833817149 |
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