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Matrimoni romani tra diritto e realtà. Monogamia, esogamia, etnogamia

Matrimoni romani tra diritto e realtà. Monogamia, esogamia, etnogamia
Titolo Matrimoni romani tra diritto e realtà. Monogamia, esogamia, etnogamia
Autore
Argomento Diritto Giurisprudenza e argomenti d'interesse generale
Collana Le vie del diritto, 7
Editore Aracne
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 176
Pubblicazione 11/2016
ISBN 9788854898127
 
12,00

 
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L’attenzione è incentrata sui princìpi che avrebbero retto le giuste nozze in Roma: monogamia, esogamia e consenso. In nessuna epoca dell’esperienza giuridica romana a un uomo sarebbe stato consentito di avere due o più mogli legittime. Testimonianze del passato lascerebbero presumere che non mancarono, nel corso dei tredici secoli di storia romana, eccezioni che derogavano ai criteri ritenuti generali e condivisi nell'evoluzione storico–sociale. In virtù del principio esogamico, inoltre, il matrimonio era permesso solo tra coloro che appartenevano a distinti gruppi, sia familiari sia gentilizi. Anche in questo caso non sono mancate anomalie rispetto alla condivisione di valori comuni. Reiteratamente, infatti, gli imperatori sono intervenuti a ridisegnare le conseguenze e la loro punibilità. Il consenso, manifestazione dell'affectio maritalis, infine, era elemento essenziale che distinse le giuste nozze dalle unioni di fatto. Tutte le volte che esistevano impediment i soggettivi al vincolo le coppie finivano, però, con l’aggirare l’ostacolo preclusivo ricorrendo a stabili convivenze: concubinato e contubernio.
 
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