Questa indagine costituisce un tentativo di elaborazione teorica attorno a un dilemma fondamentale per gli studi letterari: il rapporto tra il testo e una supposta dimensione nascosta, occulta, che lo accompagna. Attraverso un'interlocuzione con alcuni fra i massimi esponenti della teoria letteraria novecentesca e partendo da una fondamentale intuizione di Antonio Gramsci, l'autore prova a dimostrare come il testo letterario sia, per costituzione, legato a un non-testo, o a un non-detto, che infine viene indicato come il luogo dell'ideologia e del rapporto con la concretezza storico-materiale. L'opera letteraria è pertanto concepita come un depositum historiae – prendendo in prestito da Franco Fortini questa preziosa espressione –, vale a dire alla stregua di un contenitore nel quale si agitano presupposti e condizionamenti in apparenza molto lontani dalla realtà specifica del testo. L'inconscio sociale della letteratura si fa carico di un inespresso che, se opportunamente interrogato, mostra il carattere mai autonomo e mai separato degli oggetti culturali.
Critica dell'inespresso. Letteratura e inconscio sociale
| Titolo | Critica dell'inespresso. Letteratura e inconscio sociale |
| Autore | Marco Gatto |
| Collana | Elements, 47 |
| Editore | Quodlibet |
| Formato |
|
| Pagine | 128 |
| Pubblicazione | 11/2023 |
| ISBN | 9788822921512 |
Libri dello stesso autore
I meccanismi dell'odio. Un dialogo sul razzismo e i modi per combatterlo
Eraldo Affinati, Marco Gatto
Mondadori
€17,00
Covering Islam. Come i media e gli esperti determinano la nostra visione del resto del mondo
Edward W. Said
Transeuropa
€19,90

