Le parole ebraiche e arabe dell'italiano raccontano una storia magnetica: da una diversa famiglia linguistica – attraverso narrazioni religiose, esotici spazi di scambio e lotta, vicende di convivenza – ci portano termini di pensiero vecchi e nuovi. La lingua italiana è costellata di parole che derivano dall'arabo e dall'ebraico — parole usuali o dotte, che hanno il denominatore comune di un fascino speciale. È il fascino di quella terra che la nostra gente ha chiamato per secoli 'oltremare'. Ma come arrivano da noi così tante parole che appartengono a lingue di una famiglia così distante, quella delle lingue semitiche? E che parole sono, qual è il disegno del tappeto che risulta dall'intreccio? In questo libro mettiamo in ordine una storia complessa, che si è svolta lungo due millenni. Una storia che ci porta l'incenso della narrazione biblica, le spezie e il sangue del viaggio di commercio e di conquista, l'asfissia e la libertà della convivenza. Una storia cucita insieme con la trattazione di quasi centoventi parole che si possono leggere nell'ordine che si vuole, e delle dieci vie d'ingresso che hanno percorso — rese in illustrazioni. Una storia scandita dal tempo ternario delle parole semitiche, delle loro radici fatte di tre consonanti, udite su tutta la piazza del Mediterraneo e d'Europa.
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Parole d'oltremare
| Titolo | Parole d'oltremare |
| Autori | Maria Costanza Boldrini, Giorgio Moretti |
| Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
| Editore | UPAG |
| Formato |
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| Pagine | 288 |
| Pubblicazione | 11/2022 |
| ISBN | 9788832287189 |

