Un attore shakespeariano, Anthony Osborne, in una villa di vacanza a Marsala, prepara la parte di Leonte nel Racconto d’inverno, che interpreterà a breve al National Theatre di Londra. È reduce da un periodo di depressione – la moglie è morta suicida – e, come tutti, ha attraversato una pandemia, dovuta a una cosiddetta peste virale. Le sue condizioni psichiche lo portano ad avere un’allucinazione: vede Shakespeare in persona, in abiti elisabettiani. In realtà è la parte di lui che vuole riprendere a vivere: per il momento ha bisogno di immaginarsi un mentore che faccia da intermediario tra il sé smarrito, svuotato, e il sé vitale. Anthony racconta la sua visione a un’amica siciliana, Nina Falcone, psicoterapeuta all’ospedale di Marsala, che si preoccupa per la sua salute mentale. Shakespeare, cioè l’immagine interna di lui, al contrario si rivela una risorsa, spinge Anthony a interessarsi agli altri, a viaggiare, a incontrare vecchie amicizie, a superare il lutto e il rimorso per la moglie, a innamorarsi di nuovo, a occuparsi della politica italiana. Un partito di destra ha proposto un referendum per l’uscita dell’Italia dall’Unione Europea, Anthony è invitato a parlare...
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Ho bevuto una pozione di lacrime di sirena. W. S.
Titolo | Ho bevuto una pozione di lacrime di sirena. W. S. |
Autore | Maria Letizia Grossi |
Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
Collana | Agave |
Editore | Ibiskos Ulivieri |
Formato |
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Pagine | 222 |
Pubblicazione | 01/2024 |
ISBN | 9788832722673 |
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