Parole che separano, che discriminano, parole d'odio: sono quelle che invadono da sempre il linguaggio pubblico e comune. Dopo un'analisi storica del passaggio dalla lingua dei regimi a quella della Repubblica, Marilisa D'Amico si concentra, con la lente della costituzionalista, su differenti ambiti del linguaggio discriminatorio: la "discriminazione invisibile", cioè la sistematica esclusione dell'universo femminile dalla lingua, anche giuridica e istituzionale; la discriminazione più forte, costituita dal hate speech, così pericoloso per i diritti individuali e reso più pervasivo dalla viralità dei social network; la discriminazione del linguaggio non verbale e delle immagini, che contraddistingue il mondo della comunicazione e della pubblicità; infine, la più recente e insidiosa, quella del linguaggio algoritmico. Emergono interrogativi che mettono in luce il rapporto tra lingua e diritto, come il delicato equilibrio tra il principio di eguaglianza e i limiti alla libertà di espressione, tra la promozione di un linguaggio inclusivo e l'imposizione "dall'alto" dei cambiamenti di linguaggio.
Parole che separano. Linguaggio, Costituzione, diritti
| Titolo | Parole che separano. Linguaggio, Costituzione, diritti |
| Autore | Marilisa D'Amico |
| Collana | Saggi, 151 |
| Editore | Raffaello Cortina Editore |
| Formato |
|
| Pagine | 200 |
| Pubblicazione | 07/2023 |
| ISBN | 9788832855555 |
Libri dello stesso autore
I diritti annegati. I morti senza nome del Mediterraneo
Marilisa D'Amico, Cristina Cattaneo
Franco Angeli
€19,00
Il sistema di accoglienza. Quadro normativo e buone prassi delle realtà lombarde e milanesi
Marilisa D'Amico, Cecilia Siccardi
Giappichelli
€25,00

