Tutte le città sudamericane hanno un buco. E se non è in strada, è in fondo al cuore. Augusto Almeida, sindaco di Mosquitos, ne è convinto. Per questo preferisce spendere per dare un bicchiere di latte a un bambino piuttosto che coprire un enorme buco proprio al centro della strada principale. Criticato e odiato dai suoi concittadini per colpa della sua cattiva amministrazione e perseguitato da strani incubi, Almeida medita di uccidersi. Per fortuna, poco prima di mettere in atto la fatale decisione, qualcuno gli suggerisce un'idea folgorante: chiedere aiuto all'Unione Europea. E così che in una Mosquitos sferzata dalla pioggia battente si presenta un uomo biondo, alto e magro, armato solo del suo ombrello parigino: è Marc Rimés, l'uomo di Bruxelles, inviato dal Primo mondo con il preciso incarico di salvare la sfortunata città. E chi meglio di lui potrebbe riuscirci? Del resto, conosce i sindaci di Jefferson, di Comala e di Macondo, gli stessi a cui anche Almeida ha già scritto una dettagliata proposta in sette punti per il recupero dei paesi e delle città letterarie...
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L'uomo di Bruxelles
| Titolo | L'uomo di Bruxelles |
| Autore | Mario Delgado Aparaín |
| Traduttore | Silvia Sichel |
| Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
| Collana | Prosa contemporanea |
| Editore | Guanda |
| Formato |
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| Pagine | 157 |
| Pubblicazione | 05/2013 |
| Numero edizione | 2 |
| ISBN | 9788823501263 |

