Un viaggio tra l’esoterico, il filosofico e l’irriverente e feroce contemporaneo, tra molte città e nel labirinto della memoria e della disumanità. Attraverso un format di scrittura a più lati, due figure – un Poeta e uno Sciamano – interpretano la società d’oggi in un violento attacco a quello che noi chiamiamo “progresso” ed “evoluzione umana”. Gli occhi del Poeta vedono la città di New York come esperienza concreta e romantica di tutte le città del passato, del presente e del futuro: unica città mentale rappresentata nel racconto da una splendida donna archetipica, in una molteplicità di attimi sovrapposti e accatastati. Per lo sciamano, invece, la città è la visione di un mondo a lui alieno e per lui totalmente incomprensibile: egli incontra nella mente del poeta, dove provvisoriamente abita, l’uomo moderno e osserva il suo continuo assurdo delirare, doloroso e sconcertante nella sua follia; prende faticosamente coscienza dell’orrore in cui la razza umana è precipitata e non riesce a farsene una ragione sino a perdere il senso della legge naturale.
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Manha Hatah. I love New York
Titolo | Manha Hatah. I love New York |
Autore | Mario Guadalupi |
Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
Collana | Infiniti modi di viaggiare |
Editore | Albeggi |
Formato |
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Pagine | 507 |
Pubblicazione | 05/2018 |
ISBN | 9788898795482 |