Proiettare valori emotivi e simbolici sugli oggetti materiali, e trasformarli così in feticci, è un fenomeno antico, ma che assume forza particolare nella piena modernità e particolarmente nella nostra epoca, in cui gli oggetti sono diventati interlocutori privilegiati delle emozioni, quasi parti del nostro corpo. Lo stesso concetto di feticismo è cambiato rispetto alle sue origini antropologiche e al riuso che ne avevano fatto Marx e Freud, e sta perdendo le connotazioni negative di inautenticità. Nella ferma convinzione che tra feticismo e creatività artistica esista un rapporto privilegiato, l'autore esplora la storia e la tipologia dell'oggetto feticcio (dal manto di Giasone ai piatti dipinti del romanzo proustiano, alla palla da baseball di De Lillo), intrecciando letteratura e arti visive e attingendo a piene mani al cinema e all'arte contemporanea.
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Feticci. Letteratura, cinema, arti visive
Titolo | Feticci. Letteratura, cinema, arti visive |
Autore | Massimo Fusillo |
Argomento | Scienze umane Storia |
Collana | Saggi, 763 |
Editore | Il Mulino |
Formato |
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Pagine | 224 |
Pubblicazione | 01/2012 |
ISBN | 9788815234490 |
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