All'inizio del Novecento l'Europa comandava il mondo. Il suo impero coloniale era vastissimo, in Asia, Africa, Oceania. La popolazione cresceva a ritmo sostenuto e la guerra aveva cessato da tempo di decimare le giovani generazioni.Scoperte e innovazioni producevano il miglioramento delle condizioni di vita anche delle masse rimaste in povertà. La natura, che nei secoli aveva disseminato epidemie e carestie, sembrava sotto controllo. Ma nel volgere di trent'anni si succedono due catastrofi immani. La forza distruttrice delle decisioni e delle azioni determinate dalla politica sovrasta la potenza rovinosa degli eventi naturali. I due conflitti mondiali con decine di milioni di morti, le guerre civili, le carestie, le migrazioni forzate, la pulizia etnica e il genocidio sono il frutto avvelenato di azioni politiche e mietono vittime assai più numerose di quelle provocate dai microbi, dal clima o da altri eventi naturali.
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I traumi d'Europa. Natura e politica al tempo delle guerre mondiali
Titolo | I traumi d'Europa. Natura e politica al tempo delle guerre mondiali |
Autore | Massimo Livi Bacci |
Collana | Biblioteca storica |
Editore | Il Mulino |
Formato |
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Pagine | 180 |
Pubblicazione | 09/2020 |
ISBN | 9788815290403 |
€16,00
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