Una famiglia meridionale per migliorare le condizioni lavorative ed economiche decide di lasciare il paese d'origine per emigrare nel triangolo industriale (Milano, Torino, Genova). Padre, madre e otto figli, una sera di inizio settembre del 1968 si recano alla stazione Policoro-Tursi per salire sul treno diretto da Reggio Calabria fino a Genova. Il protagonista del racconto è un bambino di soli 10 anni che si trova a viaggiare per due giorni prima di giungere a destinazione. L'arrivo a Genova, una grande città sconosciuta, nella quale comincia una nuova crescita fisica, intellettuale e lavorativa che lo porterà ad essere un uomo. Il bambino interiore, quello cresciuto nel piccolo paese del sud, sembra assopirsi per molti anni ma, grazie a un evento che si manifesterà solo in età adulta, si risveglia diventando una testimonianza che raccoglie quesiti, emozioni, ricordi. La voce di Mauro, sradicato dal suo paese di origine, dal suo ambiente, dai suoi affetti parentali e amicali, ci svela le difficoltà per ambientarsi in una città grande e diversa ma anche la gioia di riscoprire che il suo cuore non ha mai dimenticato le sue origini.
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L'emigrazione con gli occhi di un bambino. Una storia vera
Titolo | L'emigrazione con gli occhi di un bambino. Una storia vera |
Autore | Mauro De Salvo |
Introduzione | Maria Domenica Celano |
Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
Editore | StreetLib |
Formato |
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Pubblicazione | 07/2025 |
ISBN | 9791223946855 |
€15,00
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