Un piccolo villaggio in una valle isolata di montagna è tenuto in ostaggio dal signore del castello di Mezzocammino. La sua torre svetta come un dito nodoso puntato al cielo. La campana dell'orologio è lo strumento per esercitare il dominio. Ogni giorno, allo scoccare di ogni ora, i rintocchi seminano il terrore: la loro eco ruba i pensieri e le emozioni della gente e li riporta alle orecchie attente e insaziabili dell'oscuro signore. La valle è in preda alla paura, ma non tutti si fanno incatenare dal terrore e c'è chi reagisce. Per disperazione o per rabbia, per orgoglio o per amicizia, per dovere o per amore, organizzandosi o agendo d'impulso, un gruppo di amici, le loro compagne e un tormentato parroco, con la sua chiesa senza campane, affrontano e combattono la paura, ciascuno a suo modo, e ciascuno con il suo destino, fino alla fine. La "Campana di Mezzocammino" è la storia di una disperata lotta contro il male. Vi partecipa l'intera valle, dal torrente rabbioso alle rocce lontane stritolate dai ghiacci, dagli alpeggi al cielo sempre oppresso da nubi, perduto in un inverno che sembra non avere mai fine.
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La campana di Mezzocammino
Titolo | La campana di Mezzocammino |
Autore | Mauro Ferri |
Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
Editore | Foschi |
Formato |
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Pagine | 160 |
Pubblicazione | 11/2007 |
ISBN | 9788889325339 |
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