Il vecchio Bartolo abita in una fattoria sgangherata insieme alla sua famiglia. Tra una lite con la moglie e una con l’amante, si guadagna da vivere fabbricando mattoni e allevando animali sotto il sole spietato del Chaco argentino. Per Bartolo però l’unica cosa che abbia senso è l’attesa di una chiamata alla rivoluzione che si annuncia imminente e per la quale si vede in prima fila ancora una volta. Sì, perché Bartolo non ha l’anima del contadino ma quella del guerrigliero dal pedigree illustre: esule dal Paraguay, in passato ha partecipato a molte rivolte e alcune le ha addirittura capeggiate, sempre in sella alla sua bicicletta, simbolo della libertà di movimento ma anche della fragilità e della vulnerabilità degli individui in un ambiente repressivo. Seduto sulla sua sedia di paglia all’ombra di un albero, lo sguardo teso all’orizzonte, Bartolo trascorre le giornate tra avvenimenti, pensieri e ricordi, senza smettere mai di sognare una rivoluzione democratica. Tra le maggiori voci argentine della contemporaneità, Mempo Giardinelli costruisce un romanzo intimo e politico insieme, esplorando i temi della ribellione, della resistenza e della complessità della ricostruzione di una nazione dopo una dittatura, indagando gli effetti dei disordini politici sulle persone.
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La rivoluzione in bicicletta
| Titolo | La rivoluzione in bicicletta |
| Autore | Mempo Giardinelli |
| Traduttore | Pierpaolo Marchetti |
| Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
| Collana | Scatti |
| Editore | Elliot |
| Formato |
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| Pagine | 276 |
| Pubblicazione | 07/2025 |
| ISBN | 9788892763944 |

