Il Cane ascolta Bach, mangia nei fastfood e durante i suoi attacchi di violenza stritola tutto quello che trova. Il Cane è un essere mostruoso, asociale, peloso, con denti come zanne di maiale. È anche un uomo solo, che odia e considera gli esseri umani come dei semplici accidenti del caso. Gli affidano Hana, scomoda testimone di una rapina, perché il Cane è una guardia del corpo (e un killer). Ma Hana lo spiazza e le cose prendono una direzione imprevista. Il Cane e Hana, due solitudini urbane, due persone così diverse e costrette a una convivenza narrata minuto per minuto. Hana con le sue chiacchiere, le sue tisane e un profondo sentimento verso il mondo. Il Cane con il suo silenzio e i suoi impulsi di distruzione, incapace di amare perché mai nessuno l'ha amato.
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Mi chiamavano il cane
| Titolo | Mi chiamavano il cane |
| Autore | Miha Mazzini |
| Traduttore | S. Trzan |
| Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
| Editore | Nikita |
| Formato |
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| Pagine | 395 |
| Pubblicazione | 01/2011 |
| ISBN | 9788895812069 |

