Tutto ha inizio nel 1892, nell'India colonia britannica: con la prospettiva di un lavoro e di condizioni di vita migliori, centinaia di indiani sono reclutati dagli inglesi con l'inganno e spinti a raggiungere l'isola Mauritius, al di là dell'oceano. Storie di fuga molto diverse tra loro si intrecciano: quella dell'ingenuo giocatore di carte Badri, illuso di trovare scintillanti monete d'oro sotto le rocce; quella del giovane Vythee, alla ricerca del fratello partito anni prima; quella del contadino Chotty, sfruttato dal proprietario terriero del suo villaggio, di cui è debitore; quella della vedova di sangue reale Ganga che fugge il rogo. Dopo settimane in mare, ammassati nella stiva dell'Atlas, costretti a fronteggiare la fame, le malattie e la morte, approderanno nella tanto agognata isola Mauritius. Ma al loro arrivo, non troveranno né la terra verde e fertile né i facili guadagni che erano stati loro promessi, bensì un duro lavoro nelle piantagioni di canna da zucchero, agli ordini degli avidi proprietari terrieri francesi e dei loro spietati aguzzini. Questo è il drammatico esito della traversata sul "kala pani", "l'acqua nera": divenire la nuova razza di schiavi, quella che dopo l'abolizione ufficiale della schiavitù ha sostituito i neri. Nel villaggio di Poudre d'Or, sotto le cui rocce dure e sterili certo non giace l'oro, le vite degli indiani restano intrappolate fra il blu del cielo e il verde della canna da zucchero.
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Le rocce di Poudre d'Or
| Titolo | Le rocce di Poudre d'Or |
| Autore | Nathacha Appanah-Mouriquand |
| Traduttori | C. Poli, E. Caillat |
| Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
| Collana | Dal mondo |
| Editore | E/O |
| Formato |
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| Pagine | 147 |
| Pubblicazione | 09/2006 |
| ISBN | 9788876417467 |

