Il tema centrale è il buio della cecità. L'intero libro è un percorso, un racconto del/dal buio, ricchissimo di osservazioni, di spunti feroci amari aggraziati ironici e spietati sulla cecità, sul vivere nel buio, "mostro" violento che ci condanna "come Prometeo" è condannato. La lettura di questo libro, il farci condurre da Natina in questo cammino, in realtà tutt'altro che buio e tutt'altro che sconfitto, costituisce un'esperienza di cecità volontaria. E come tale mostra senza infingimenti e ipocrisie l'orrore del buio, e la mai doma elencazione delle imposizioni e perdite che il buio, anzi che la Luce Spietata infliggono: la dipendenza dagli altri, dai "traini", e i viaggi sempre più impossibili, e l'Arte (forse il grido più disperato di Natina), e il cibo uniforme ed estraneo, l'intero mondo che muta segno e natura. Di fronte a questo, con orgoglio e sfida, Natina si ribella e appassionatamente inveisce e accusa.
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Luce spietata
| Titolo | Luce spietata |
| Autore | Natina Pizzi |
| Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
| Editore | Casa Editrice Pagine |
| Formato |
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| Pagine | 226 |
| Pubblicazione | 03/2018 |
| ISBN | 9788875575496 |
€17,00
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