La presente raccolta di poesie si compone di tre sillogi: "Mio padre faceva il ferroviere" attraverso un costante riferimento all'universo familiare ed a vicende narrate o realmente vissute, mostra una personale concezione della vita e della morte in cui anche le stelle, pur misteriose, assumono un ruolo affabulatorio: "...impellicciate, minuscole spie russe", per tornare ad essere simbolo di mondi finiti "Siamo finiti e piccoli, scatole di cenere/ .....stelle effimere che vivono d'altezza." Le poesie di questa silloge intendono svelare la dimensione umana di particelle del cosmo (Le particelle elementari di Houellebecq) un immenso in cui il tempo è fermo e determinato "e restano per sempre certe spine" C'è comunque uno sguardo al futuro, attraverso la lente di una vita appena sbocciata, infantile: "Se muoio e qualcuno vuol sapere di me.../ cosa dici?" e la speranza di una catarsi dell'anima. "Angeli" risente dell'incontro con il profondo, vi emerge un sé risanato, nell'odio si distingue un'altra faccia del dolore, "tendono l'ala bianca come un'ombra/ per separare l'odio dal dolore".
- Home
- Mio padre faceva il ferroviere
Mio padre faceva il ferroviere
Titolo | Mio padre faceva il ferroviere |
Autore | Paola Urbani |
Editore | EBS Print |
Formato |
![]() |
Pagine | 44 |
Pubblicazione | 07/2022 |
ISBN | 9791259686855 |
Libri dello stesso autore
€17,00
Interpreta la scrittura. Scopri con la grafologia te stesso e gli altri. Con test ed esercizi
Paola Urbani
Franco Angeli
€20,50