Paolo Sarpi riflette sulla debolezza dello Stato veneziano, vincolato nel quotidiano esercizio del potere da consuetudini e leggi, civili e canoniche, e dalle più disparate autonomie di ceti e comunità. Ispirandosi alla dottrina della sovranità di ascendenza bodiniana, e anticipando il pensiero assolutistico del maturo Seicento di Robert Filmer e di Thomas Hobbes, il servita veneziano si propone "di metter insieme tutti li buoni instituti per quali un dominio vien governato con quiete in questi nostri tempi assai turbolenti". Il lavoro, che a detta del primo biografo sarpiano, Fulgenzio Micanzio, dava "indizio che dovesse esser la più bella e importante composizione che sia mai comparsa al mondo", non andrà oltre all'abbozzo di alcune decine di carte e a un ampio rubricario di oltre duecento titoli.
Della potestà de' prencipi
Titolo | Della potestà de' prencipi |
Autore | Paolo Sarpi |
Curatore | N. Cannizzaro (cur.) |
Collana | I giorni |
Editore | Marsilio |
Formato |
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Pagine | 125 |
Pubblicazione | 01/2007 |
ISBN | 9788831791359 |
€13,00
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