"Il modo migliore per non temere il vuoto non è riempirlo (non sarebbe più tale, altrimenti) ma tuffarcisi a corpo morto e scoprire quante e quali meraviglie lo ricolmino Ecco, leggere le pagine di questa raccolta significa accettare d'incamminarsi per uno qualunque dei mille e più sentieri che vi sono in un vuoto, con la certezza che - ovunque quello conduca - avendo fatto pace con ciascuna delle nostre anime, non solo non abbiamo nulla da temere, ma - anzi - (da blatte quali siamo) possiamo pure decidere di tramutarci in opossum solo perché ci piace il nome. Già, il vuoto che Rosarita Berardi ci vuole rendere, in realtà, è una galleria di momenti, emozioni e consapevolezze, un puzzle dalle tessere mutevoli nel quale, ad esempio, il ricordo dell'ultimo "Sbam" di una porta, per quanto i conti non tornino e il tempo sfugga dalle mani, non serve solo a scatenare le rapide beffarde della nostalgia, ma può diventare "l'incipit" - per così dire - di un "Basta!" sacrosanto e liberatorio." (dalla prefazione di Matteo Sabbatani).
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Vuoto a rendere
in uscita
| Titolo | Vuoto a rendere |
| Autore | Rosarita Berardi |
| Prefazione | Matteo Sabbatani |
| Collana | Alma poesis. Poeti della Romagna contemp. |
| Editore | Il Ponte Vecchio |
| Formato |
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| Pagine | 80 |
| ISBN | 9791259781765 |
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