Non c'è paese al mondo che produca sentimenti così contrastanti come gli Stati Uniti. La ragione è semplice: con la fine della guerra fredda, l'America è rimasta l'unica grande potenza globale. Anzi, è diventata una vera e propria iper-potenza, senza apparenti confini nell'esercizio del suo potere. Da quel potere dipende in buona parte il destino del mondo, e quindi anche il nostro. Sergio Fabbrini discute nel libro le più diffuse critiche alla democrazia americana: plebiscitaria, senza elettori, favorevole ai ricchi, imperiale. Scopo del libro, tuttavia, non è criticare le critiche, ma mostrare come esse non colpiscano il segno.
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L'America e i suoi critici. Virtù e vizi dell'iperpotenza americana
Titolo | L'America e i suoi critici. Virtù e vizi dell'iperpotenza americana |
Autore | Sergio Fabbrini |
Collana | Contemporanea, 157 |
Editore | Il Mulino |
Formato |
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Pagine | 264 |
Pubblicazione | 02/2005 |
ISBN | 9788815098283 |
€14,00
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